DISINFESTAZIONE TARLI a ROMA
Asso di Bastoni effettua solamente trattamenti disinfestanti ecologici e sicuri per la salute.
Per eliminare i tarli non hai bisogno di utilizzare metodi chimici tossici e veleni nocivi per la salute. La nostra disinfestazione è la più delicata, ma efficace, tra quelle disponibili sul mercato: non danneggia la tua salute, non danneggia i tuoi mobili.
Contattaci per ricevere un preventivo gratuito. Ci occupiamo di tutto, dal ritiro alla riconsegna del mobile bonificato.
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Trattamenti disinfestanti
Agire contro i tarli e risanare i propri mobili e i propri manufatti in legno è possibile, in modo ecologico e risolutivo.
In sostituzione dei metodi classici che prevedevano l’uso di sostanze chimiche, oggi riconosciute in gran parte nocive e tossiche, sono stati messi a punto sistemi di disinfestazione ecologica ed efficace che preservano i nostri mobili e oggetti realizzati in legno, antichi o moderni, contro l’infestazione dei tarli e degli acari del tarlo.
È questo che offre AssoDiBastoni a chi si affida alla sua esperienza e professionalità: un metodo di trattamento antitarlo in grado di debellare al cento per cento qualsiasi infestazione senza l’uso di sostanze chimiche tossiche e preservando in modo ottimale l’estetica del manufatto in legno.
La disinfestazione tarli in atmosfera controllata con anidride carbonica, accreditata dal Ministero dei beni culturali per preservare il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese, é rispettosa dei mobili, dell’ambiente, della salute umana e di quella dei nostri animali domestici.
Senza utilizzare gas nervini pericolosi o alte temperature che potrebbero sottoporre il mobile a una alterazione fisico-chimica o a uno stress microclimatico e danneggiarne l’estetica, la disinfestazione anossica agisce per dispersione di acqua e uccide i tarli per disidratazione, consentendo di eliminare in modo definitivo il problema dei tarli e dei loro parassiti in ogni loro fase di sviluppo.
Una soluzione con la quale si può agire quindi in maniera tempestiva, appena ci si accorge della presenza di tarli o di altri insetti infestanti, senza mettere a rischio l’estetica del mobile, e che prevede una disinfestazione in camera anossica della durata tra i 12 e i 16 giorni.
Un intervento non invasivo, oggi usato anche per le opere d’arte nelle strutture museali, per mezzo del quale l’oggetto infestato viene posto all’interno di una tenda sigillata ermeticamente – la camera anossica – nella quale viene effettuato un costante lavaggio dell’atmosfera aspirando fuori l’ossigeno e inserendo anidride carbonica, modificando così la composizione dell’aria in cui vivono gli insetti, arrivando infine alla completa assenza di ossigeno. La creazione di un’atmosfera circoscritta impoverita di ossigeno fa sì che gli organismi aerobici come gli insetti, comprese le loro uova e larve, si disidratino e muoiano. La miscela gassosa che si crea, infatti, non consente a nessun essere vivente di sopravvivere.
Da non sottovalutare l’efficacia della disinfestazione anossica non solo contro i classici tarli del legno, ma anche contro altri organismi che si cibano di carta, tessuto e altri materiali organici contenenti lignina o cellulosa, compreso il Pyemotes ventricosus, l’acaro che parassita i tarli e che può anche attaccare l’essere umano, causando fastidiose punture che possono anche richiedere cure mediche specifiche.
Se hai un problema di tarli e/o di acari dei tarli e vuoi risolverlo alla radice in tutta sicurezza, AssoDiBastoni è sempre disponibile a fornire maggiori informazioni e preventivi gratuiti e senza impegno.
In sostituzione dei metodi classici che prevedevano l’uso di sostanze chimiche, oggi riconosciute in gran parte nocive e tossiche, sono stati messi a punto sistemi di disinfestazione ecologica ed efficace che preservano i nostri mobili e oggetti realizzati in legno, antichi o moderni, contro l’infestazione dei tarli e degli acari del tarlo.
È questo che offre AssoDiBastoni a chi si affida alla sua esperienza e professionalità: un metodo di trattamento antitarlo in grado di debellare al cento per cento qualsiasi infestazione senza l’uso di sostanze chimiche tossiche e preservando in modo ottimale l’estetica del manufatto in legno.
La disinfestazione tarli in atmosfera controllata con anidride carbonica, accreditata dal Ministero dei beni culturali per preservare il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese, é rispettosa dei mobili, dell’ambiente, della salute umana e di quella dei nostri animali domestici.
Senza utilizzare gas nervini pericolosi o alte temperature che potrebbero sottoporre il mobile a una alterazione fisico-chimica o a uno stress microclimatico e danneggiarne l’estetica, la disinfestazione anossica agisce per dispersione di acqua e uccide i tarli per disidratazione, consentendo di eliminare in modo definitivo il problema dei tarli e dei loro parassiti in ogni loro fase di sviluppo.
Una soluzione con la quale si può agire quindi in maniera tempestiva, appena ci si accorge della presenza di tarli o di altri insetti infestanti, senza mettere a rischio l’estetica del mobile, e che prevede una disinfestazione in camera anossica della durata tra i 12 e i 16 giorni.
Un intervento non invasivo, oggi usato anche per le opere d’arte nelle strutture museali, per mezzo del quale l’oggetto infestato viene posto all’interno di una tenda sigillata ermeticamente – la camera anossica – nella quale viene effettuato un costante lavaggio dell’atmosfera aspirando fuori l’ossigeno e inserendo anidride carbonica, modificando così la composizione dell’aria in cui vivono gli insetti, arrivando infine alla completa assenza di ossigeno. La creazione di un’atmosfera circoscritta impoverita di ossigeno fa sì che gli organismi aerobici come gli insetti, comprese le loro uova e larve, si disidratino e muoiano. La miscela gassosa che si crea, infatti, non consente a nessun essere vivente di sopravvivere.
Da non sottovalutare l’efficacia della disinfestazione anossica non solo contro i classici tarli del legno, ma anche contro altri organismi che si cibano di carta, tessuto e altri materiali organici contenenti lignina o cellulosa, compreso il Pyemotes ventricosus, l’acaro che parassita i tarli e che può anche attaccare l’essere umano, causando fastidiose punture che possono anche richiedere cure mediche specifiche.
Se hai un problema di tarli e/o di acari dei tarli e vuoi risolverlo alla radice in tutta sicurezza, AssoDiBastoni è sempre disponibile a fornire maggiori informazioni e preventivi gratuiti e senza impegno.
Disinfestazione dai tarli con la camera anossica
Uno degli interventi che più spesso sono necessari per quanto riguarda mobili in legno è il trattamento antitarlo. I tarli, infatti, sono insetti xilofagi, ovvero si nutrono di legno vivo o morto e possono causare gravi danni ai mobili in legno.
Un altro problema che consegue una infestazione di tarli è la possibile presenza di acari che parassitano i tarli (soprattutto pyemotes e scleroderma domesticus), che possono pungere anche l’essere umano, causando dermatiti e pericolose allergie.
Uno dei metodi molto spesso utilizzati anche nel fai-da-te è quello di una disinfestazione con antitarlo liquido, che va steso su tutte le superfici del mobile per mezzo di un pennello. Può essere anche iniettato attraverso i fori di sfarfallamento, applicato a spruzzo o, nel caso di piccoli manufatti, anche con tecnica a immersione.
Altro metodo, quello che prevede l’utilizzo di gas, che però deve essere effettuato soltanto da personale qualificato ed esperto. È bene sapere che in passato venivano utilizzati prodotti antitarlo che contenevano sostanze come per esempio bromuro di metile, fosfina e acido cianidrico, di cui è stata accertata la tossicità e che causano gravi danni per l’ambiente e per la salute (il bromuro di metile è per esempio uno dei responsabili dell’assottigliamento della fascia di ozono).
Attualmente i prodotti che contengono queste sostanze sono vietati e quelli che si trovano in commercio sono privi di residui dannosi.
Tra i trattamenti ecologici antitarlo per mobili in legno che si sono diffusi negli ultimi tempi quello effettuato con microonde, con infrarossi e la disinfestazione anossica con anidride carbonica.
Pur essendo metodi curativi ecologici che combattono in modo definitivo l’infestazione di tarli e che agiscono anche sugli acari, è necessario dire che i metodi che agiscono con alte temperature potrebbero in certi casi danneggiare la lucidatura del mobile e, nel caso il manufatto presenti delle parti metalliche, creare un surriscaldamento localizzato che può provocare bruciature.
Ciò non avviene invece con un trattamento di disinfestazione in atmosfera controllata con anidride carbonica, in quanto non si agisce con le alte temperature, bensì per soffocamento di tarli e acari, ovvero togliendo loro ossigeno. La disinfestazione dei tarli in camera anossica è definitiva, ecologica e non lesiva dei manufatti.
Perché questo trattamento (ovviamente anch’esso effettuato da personale specializzato) agisca su tutti gli stadi di sviluppo biologico dei tarli (uovo, larva, pupa, adulto) è necessario tener conto di temperatura e umidità relativa e di conseguenza del tempo necessario perché anche le larve vengano uccise. La durata del trattamento, infatti, può variare a seconda della temperatura e della stagione in cui viene effettuato il trattamento.
In genere il momento migliore per questo tipo di disinfestazione è la primavera, con un trattamento che va dai 12 ai 16 giorni.
Siccome non esistono specie legnose immuni all’attacco di insetti xilofagi, un buon metodo è quello di effettuare ciclici trattamenti preventivi con antitarlo liquido, soprattutto se in passato il mobile ha già subito un’infestazione.
Un altro problema che consegue una infestazione di tarli è la possibile presenza di acari che parassitano i tarli (soprattutto pyemotes e scleroderma domesticus), che possono pungere anche l’essere umano, causando dermatiti e pericolose allergie.
Uno dei metodi molto spesso utilizzati anche nel fai-da-te è quello di una disinfestazione con antitarlo liquido, che va steso su tutte le superfici del mobile per mezzo di un pennello. Può essere anche iniettato attraverso i fori di sfarfallamento, applicato a spruzzo o, nel caso di piccoli manufatti, anche con tecnica a immersione.
Altro metodo, quello che prevede l’utilizzo di gas, che però deve essere effettuato soltanto da personale qualificato ed esperto. È bene sapere che in passato venivano utilizzati prodotti antitarlo che contenevano sostanze come per esempio bromuro di metile, fosfina e acido cianidrico, di cui è stata accertata la tossicità e che causano gravi danni per l’ambiente e per la salute (il bromuro di metile è per esempio uno dei responsabili dell’assottigliamento della fascia di ozono).
Attualmente i prodotti che contengono queste sostanze sono vietati e quelli che si trovano in commercio sono privi di residui dannosi.
Tra i trattamenti ecologici antitarlo per mobili in legno che si sono diffusi negli ultimi tempi quello effettuato con microonde, con infrarossi e la disinfestazione anossica con anidride carbonica.
Pur essendo metodi curativi ecologici che combattono in modo definitivo l’infestazione di tarli e che agiscono anche sugli acari, è necessario dire che i metodi che agiscono con alte temperature potrebbero in certi casi danneggiare la lucidatura del mobile e, nel caso il manufatto presenti delle parti metalliche, creare un surriscaldamento localizzato che può provocare bruciature.
Ciò non avviene invece con un trattamento di disinfestazione in atmosfera controllata con anidride carbonica, in quanto non si agisce con le alte temperature, bensì per soffocamento di tarli e acari, ovvero togliendo loro ossigeno. La disinfestazione dei tarli in camera anossica è definitiva, ecologica e non lesiva dei manufatti.
Perché questo trattamento (ovviamente anch’esso effettuato da personale specializzato) agisca su tutti gli stadi di sviluppo biologico dei tarli (uovo, larva, pupa, adulto) è necessario tener conto di temperatura e umidità relativa e di conseguenza del tempo necessario perché anche le larve vengano uccise. La durata del trattamento, infatti, può variare a seconda della temperatura e della stagione in cui viene effettuato il trattamento.
In genere il momento migliore per questo tipo di disinfestazione è la primavera, con un trattamento che va dai 12 ai 16 giorni.
Siccome non esistono specie legnose immuni all’attacco di insetti xilofagi, un buon metodo è quello di effettuare ciclici trattamenti preventivi con antitarlo liquido, soprattutto se in passato il mobile ha già subito un’infestazione.
Liberarsi dei parassiti del legno in modo definitivo
Un mobile antico, la vecchia cassapanca del nonno o la libreria in legno possono trasformarsi in un invitante spuntino per i parassiti. I parassiti del legno sono svariati, si infilano nella materia e si nutrono della sua polpa, indebolendo i materiali, rovinandoli e sfregiandoli con antiestetici buchi.
I parassiti e gli insetti che mangiano il legno vengono definiti xilofagi, dal greco xýlon, che significa legno.
Sono diverse le specie di xilofagi, tutte voraci e golose del legno, anche di quello ormai trattato che risiede nelle nostre case. Sono esseri particolarmente pericolosi e insidiosi per gli arredamenti, ma anche per l’uomo. La loro presenza, infatti, può attrarre altri insetti come gli acari, spesso responsabili di punture e reazioni allergiche su umani e animali. Fortunatamente le specie che si trovano in Italia non sono tra le più pericolose esistenti al mondo, ma la loro presenza non deve comunque essere sottovalutata.
Per evitare di incorrere in sgradevoli problemi di invasioni, la prevenzione è fondamentale. È bene quindi stare attenti ai materiali che si acquistano, che devono essere di buona qualità trattati in maniera adeguata per prevenire infestazioni. Esistono comunque dei segnali inequivocabili che fanno scattare dei campanelli di allarme in caso di presenza di tarli, per esempio. Un indizio inequivocabile è la presenza di forellini nel legno, i cosiddetti fori di sfarfallamento. I tarli sono talmente voraci che di alcune specie è possibile sentire il rumore del rosicchiamento mentre sono all’opera. Ma la prova inequivocabile è la polverina che si trova per terra, mucchietti di segatura fine che si trovano nelle vicinanze dei mobili, segno che i tarli sono in azione.
In caso di presenza di uno o più di questi indizi, è il momento di agire immediatamente e correre ai ripari. Esistono dei rimedi più o meno efficaci per sbarazzarsi di questi fastidiosi animaletti. Il primo impulso sarà sicuramente quello di afferrare e acquistare il prodotto più performante in commercio. A volte senza riflettere e considerare che sarebbe meglio utilizzare prodotti il più naturale possibile.
Dopotutto non dobbiamo dimenticare che andremo a trattare dei mobili che sono all’interno delle nostre case. Sarebbe opportuno cercare dei rimedi naturali, per evitare prodotti tossici e poco sostenibili a livello ambientale, certo questi purtroppo non sempre sono efficaci.
Per essere certi di liberarsi definitivamente dai parassiti del legno la soluzione migliore è affidarsi a ditte specializzate che mettono in campo strumentazioni e tecniche avanzate, rispettose dell’ambiente e completamente efficaci. Una di queste è l’uso della camera anossica. Un trattamento naturale e poco invasivo sui materiali, che agisce su tutti gli stati di sviluppo dei parassiti e che risolve il problema con pochi interventi. E per essere sicuri di non rivedere mai più tarli e co., il trattamento con la camera anossica può anche agire come azione preventiva, particolarmente consigliata sui mobili che hanno subito un’infestazione in passato.
I parassiti e gli insetti che mangiano il legno vengono definiti xilofagi, dal greco xýlon, che significa legno.
Sono diverse le specie di xilofagi, tutte voraci e golose del legno, anche di quello ormai trattato che risiede nelle nostre case. Sono esseri particolarmente pericolosi e insidiosi per gli arredamenti, ma anche per l’uomo. La loro presenza, infatti, può attrarre altri insetti come gli acari, spesso responsabili di punture e reazioni allergiche su umani e animali. Fortunatamente le specie che si trovano in Italia non sono tra le più pericolose esistenti al mondo, ma la loro presenza non deve comunque essere sottovalutata.
Per evitare di incorrere in sgradevoli problemi di invasioni, la prevenzione è fondamentale. È bene quindi stare attenti ai materiali che si acquistano, che devono essere di buona qualità trattati in maniera adeguata per prevenire infestazioni. Esistono comunque dei segnali inequivocabili che fanno scattare dei campanelli di allarme in caso di presenza di tarli, per esempio. Un indizio inequivocabile è la presenza di forellini nel legno, i cosiddetti fori di sfarfallamento. I tarli sono talmente voraci che di alcune specie è possibile sentire il rumore del rosicchiamento mentre sono all’opera. Ma la prova inequivocabile è la polverina che si trova per terra, mucchietti di segatura fine che si trovano nelle vicinanze dei mobili, segno che i tarli sono in azione.
In caso di presenza di uno o più di questi indizi, è il momento di agire immediatamente e correre ai ripari. Esistono dei rimedi più o meno efficaci per sbarazzarsi di questi fastidiosi animaletti. Il primo impulso sarà sicuramente quello di afferrare e acquistare il prodotto più performante in commercio. A volte senza riflettere e considerare che sarebbe meglio utilizzare prodotti il più naturale possibile.
Dopotutto non dobbiamo dimenticare che andremo a trattare dei mobili che sono all’interno delle nostre case. Sarebbe opportuno cercare dei rimedi naturali, per evitare prodotti tossici e poco sostenibili a livello ambientale, certo questi purtroppo non sempre sono efficaci.
Per essere certi di liberarsi definitivamente dai parassiti del legno la soluzione migliore è affidarsi a ditte specializzate che mettono in campo strumentazioni e tecniche avanzate, rispettose dell’ambiente e completamente efficaci. Una di queste è l’uso della camera anossica. Un trattamento naturale e poco invasivo sui materiali, che agisce su tutti gli stati di sviluppo dei parassiti e che risolve il problema con pochi interventi. E per essere sicuri di non rivedere mai più tarli e co., il trattamento con la camera anossica può anche agire come azione preventiva, particolarmente consigliata sui mobili che hanno subito un’infestazione in passato.
Sconfiggere i tarli di sedie e poltrone
Sia che si tratti di mobili nuovi, sia di arredi usati di cui vorremmo ripristinare l’utilizzo, può capitare di doversi occupare di sbarazzarsi dei tarli, che purtroppo possono rovinare il legno anche irrimediabilmente e mettere in pericolo anche altro mobilio e strutture lignee di un ambiente.
I cosiddetti tarli del legno sono insetti dell’ordine dei coleotteri che si si nutrono di cellulosa, le cui larve scavano gallerie che possono avere un diametro da 1 mm fino anche a 1 cm.
Ve ne sono di diverse specie, che attaccano il legno più o meno superficialmente. I loro ambienti preferiti sono quelli dove è presente umidità, ma non è escluso che possano svilupparsi bene anche nelle comuni abitazioni in ambienti non particolarmente umidi.
Nel momento in cui ci si accorge che un arredo è interessato da un attacco di tarli (il classico segnale è quello della finissima polvere di legno ai piedi del manufatto in legno), è necessario intervenire tempestivamente in modo appunto la bloccare la loro infestazione, sia per non mettere a rischio la struttura del mobile, sia perché non si diffondano e attacchino altri arredi.
Da considerare, inoltre, che i tarli, pur essendo di per sé innocui per l’essere umano, sono parassitati da acari che si cibano delle loro larve, le cui punture possono causare anche gravi problemi di salute.
Sedie e poltrone sono elementi che spesso possono essere attaccati dai tarli, e per non compromettere la loro stabilità ed estetica è bene valutare un intervento definitivo.
È bene sapere che un trattamento effettuato da un professionista è l’ideale, soprattutto per quanto riguarda elementi di un certo pregio, in quanto egli sarà in grado sia di trattare sedie e poltrone prima del trattamento antitarlo, sia di intervenire in modo adeguato con le opere di restauro necessarie dopo una tarlatura.
Oggi i metodi più efficaci e sicuri per sconfiggere i tarli di sedie e poltrone sono trattamenti curativi in grado di eliminare uova, larve, pupe e adulti con metodi non nocivi alla salute e non inquinanti.
Quelli più utilizzati sono:
– trattamento antitarlo a microonde: con questo sistema, che agisce solo su tutto ciò che contiene acqua, il legno non si rovina, ma i tarli, in qualsiasi loro stadio, vengono debellati;
– trattamento antitarlo ad aria calda: si agisce per mezzo di generatori che producono aria calda a temperatura molto alta che raggiunge anche le parti più profonde del legno;
– trattamento con gas: si tratta di metodi oggi sicuri, in quanto la normativa attualmente in vigore vieta prodotti tossici e nocivi per l’ambiente; in pratica si agisce in atmosfera modificata e controllata a basso contenuto di ossigeno, ponendo per alcuni giorni il manufatto in un contenitore a cui viene tolto l’ossigeno e inserita anidride carbonica; in questo modo i tarli muoiono per asfissia.
Da prendere anche in considerazione trattamenti antitarlo preventivi per sedie e poltrone, che consentono anche di prevenire possibili attacchi futuri, che possono essere effettuati ciclicamente, meglio se durante la primavera.
Trattamenti antitarlo per librerie
Spesso può capitare di acquistare librerie in legno antiche o di modernariato che scopriamo essere tarlate, così come possiamo aver bisogno di proteggere il legno della nostra libreria nuova per prevenire possibili attacchi di tarli.
Sia si tratti di arredi nuovi sia di mobili di antiquariato, proteggere i manufatti in legno con trattamenti antitarlo è necessario se non si vuole che questo piccolo e vorace insetto che si nutre della polpa del legno, appartenente all’ordine dei coleotteri, infesti e scavi gallerie nei nostri mobili.
Se fino a qualche tempo fa venivano utilizzati metodi trattamento antitarlo con sostanze chimiche nocive, oggi è possibile risolvere il problema in modo definitivo in modo ecologico senza inquinare e creare problemi alla salute. In questo senso, infatti, oggi sono vietate alcune sostanze considerate tossiche e l’utilizzo di prodotti che non rispettino le indicazioni previste, nello specifico la normativa europea, Reg. (CE) 2037/2000.
Innanzitutto è bene sapere che una corretta circolazione dell’aria, una giusta temperatura e umidità sfavoriscono l’insediamento dei tarli; inoltre, un periodico trattamento preventivo con prodotti specifici per legno consente di evitare il loro insediamento. Rendere il legno inappetibile ai tarli, infatti, consente agli esemplari adulti di tenersi alla larga dalle superfici trattate e di non potervi depositare le uova e quindi propagare il loro insediamento.
Nel caso in cui ci si accorga che l’attacco alla nostra libreria in legno è già in corso (la classica “farina” lasciata cadere dai tarli quando scavano le loro gallerie ce ne dà un chiaro indizio), è invece necessario intervenire con trattamenti antitarlo curativi per eliminarli del tutto e recuperare il mobile infestato.
Da considerare, poi, che un trattamento tempestivo non solo permette di limitare i danni causati dai tarli al singolo manufatto, ma anche il propagarsi esponenziale dell’infestazione anche ad altri mobili lignei presenti nello stesso ambiente. Da non dimenticare, inoltre, che una diffusa infestazione di tarli da legno può avere conseguenze molto spiacevoli anche per la nostra salute: acari e altri parassiti dei tarli, infatti, possono pungere anche l’uomo e causare dermatiti e serie reazioni allergiche.
Perché un intervento antitarlo su una libreria sia sicuro ed efficace ed elimini il problema in modo definitivo, è necessario che esso sia affidato a personale competente, in grado di valutare la situazione, sappia agire al meglio a seconda del tipo di tarlo (ve ne sono infatti diverse specie) e a seconda della sua fase di sviluppo, della tipologia e delle condizioni del legno. Tra i metodi di disinfestazione ecologica oggi più diffusi per la loro efficacia e per la loro sicurezza e che possono essere effettuati da personale specializzato, quello con microonde e in camera anossica con anidride carbonica, quest’ultimo particolarmente consigliato perché non causa alcun danno all’estetica del legno, neanche sulla sua lucidatura, e quindi adatto anche a librerie e mobili d’epoca.
Sia si tratti di arredi nuovi sia di mobili di antiquariato, proteggere i manufatti in legno con trattamenti antitarlo è necessario se non si vuole che questo piccolo e vorace insetto che si nutre della polpa del legno, appartenente all’ordine dei coleotteri, infesti e scavi gallerie nei nostri mobili.
Se fino a qualche tempo fa venivano utilizzati metodi trattamento antitarlo con sostanze chimiche nocive, oggi è possibile risolvere il problema in modo definitivo in modo ecologico senza inquinare e creare problemi alla salute. In questo senso, infatti, oggi sono vietate alcune sostanze considerate tossiche e l’utilizzo di prodotti che non rispettino le indicazioni previste, nello specifico la normativa europea, Reg. (CE) 2037/2000.
Innanzitutto è bene sapere che una corretta circolazione dell’aria, una giusta temperatura e umidità sfavoriscono l’insediamento dei tarli; inoltre, un periodico trattamento preventivo con prodotti specifici per legno consente di evitare il loro insediamento. Rendere il legno inappetibile ai tarli, infatti, consente agli esemplari adulti di tenersi alla larga dalle superfici trattate e di non potervi depositare le uova e quindi propagare il loro insediamento.
Nel caso in cui ci si accorga che l’attacco alla nostra libreria in legno è già in corso (la classica “farina” lasciata cadere dai tarli quando scavano le loro gallerie ce ne dà un chiaro indizio), è invece necessario intervenire con trattamenti antitarlo curativi per eliminarli del tutto e recuperare il mobile infestato.
Da considerare, poi, che un trattamento tempestivo non solo permette di limitare i danni causati dai tarli al singolo manufatto, ma anche il propagarsi esponenziale dell’infestazione anche ad altri mobili lignei presenti nello stesso ambiente. Da non dimenticare, inoltre, che una diffusa infestazione di tarli da legno può avere conseguenze molto spiacevoli anche per la nostra salute: acari e altri parassiti dei tarli, infatti, possono pungere anche l’uomo e causare dermatiti e serie reazioni allergiche.
Perché un intervento antitarlo su una libreria sia sicuro ed efficace ed elimini il problema in modo definitivo, è necessario che esso sia affidato a personale competente, in grado di valutare la situazione, sappia agire al meglio a seconda del tipo di tarlo (ve ne sono infatti diverse specie) e a seconda della sua fase di sviluppo, della tipologia e delle condizioni del legno. Tra i metodi di disinfestazione ecologica oggi più diffusi per la loro efficacia e per la loro sicurezza e che possono essere effettuati da personale specializzato, quello con microonde e in camera anossica con anidride carbonica, quest’ultimo particolarmente consigliato perché non causa alcun danno all’estetica del legno, neanche sulla sua lucidatura, e quindi adatto anche a librerie e mobili d’epoca.
Rimedi contro i tarli
I tarli sono una delle principali cause di degrado del legno e quindi un vero pericolo per mobili sia antichi sia moderni, travi, parquet, soppalchi…
Le gallerie che essi scavano rovinano infatti l’estetica dei manufatti in legno fino a poterne intaccarne anche la struttura, indebolendola fino a deteriorarla.
Ma non solo: la loro presenza può anche essere indirettamente pericolosa per la nostra salute. Benché i tarli non rappresentino un pericolo per l’uomo, i loro parassiti (in particolare gli acari del legno Pyemotes ventricosus e Scleroderma domesticum) possono pungerci, causando dolore e prurito e anche allergie e fastidiose dermatiti che in certi casi possono anche risultare piuttosto gravi.
Combattere ed eliminare in modo definitivo i tarli dai nostri ambienti è quindi importante sia per preservare i nostri mobili, sia per evitare possibili rischi per la nostra salute.
È innanzitutto bene sapere che questi piccoli ma voracissimi coleotteri si presentano in tre specie: Lyctidi, Anobidi e Cermabicidi, e che scavano nel legno le loro caratteristiche gallerie per nutrirsi di cellulosa quando sono in fase larvale.
Una volta adulti, avviene lo sfarfallamento ed essi fuoriescono dal legno per riprodursi, lasciando nel manufatto il tipico forellino che ben conosciamo.
Le uova, poi, verranno deposte nelle fessure del legno, generando una nuova infestazione.
Da qui si comprende l’importanza di eliminare i tarli in ogni loro fase di crescita e di intervenire in modo tempestivo appena ci accorgiamo della loro presenza.
Essi, infatti, possono compromettere anche mobili di valore e strutture importanti degli edifici. Tra l’altro, i danni da essi causati su mobili antichi o di pregio possono anche richiedere interventi abbastanza complessi di restauro.
La disinfestazione è possibile utilizzando diversi metodi, che comprendono tecniche meccaniche e fisico-chimiche.
Ciò che va precisato è che oggi si sono messi a punto sistemi ecologici contro i tarli. In passato, infatti, venivano principalmente utilizzate sostanze chimiche che (oggi per lo più vietate), se pur altamente efficaci e che agivano in brevissimo tempo, sono pericolose per la nostra salute e per l’ambiente.
In modo particolare, un metodo molto efficace e che non causa alcun rischio né per la salute né per i manufatti in legno è rappresentato dalla disinfestazione in camera anossica con anidride carbonica. In pratica, ai tarli viene tolto l’ossigeno, così che muoiono per soffocamento. In ogni caso, è bene sapere che la diffusione dei tarli è causata da diversi fattori.
Innanzitutto il loro sviluppo è favorito dall’umidità, ed è infatti soprattutto in ambienti umidi che essi si stabiliscono di preferenza.
La presenza di mobili e altri materiali lignei in case poco riscaldate, cantine e taverne ne favorisce l’insediamento. Anche la carta, il bambù, il lino e la canapa sono un cibo gradito ai tarli.
Ovviamente anche l’introduzione in un ambiente di mobili e altri manufatti già infestati favorisce la loro diffusione. È per questo che, oltre a trattamenti specifici nel momento in cui si ha una vera e propria infestazione, è importante anche prevenire il loro insediamento con interventi che ne blocchino la diffusione.
Tra i rimedi più efficaci contro l’infestazione dei tarli, mantenere gli ambienti ben aerati e con un adeguato grado di temperatura e di umidità e anche applicare periodicamente prodotti specifici che ne prevengono l’insediamento sono di certo utili.
Vogliamo ricordare che, per preservare l’estetica e il valore soprattutto di mobili antichi e di pregio, per qualsiasi intervento contro i tarli è consigliabile rivolgersi a personale esperto e qualificato.
Le gallerie che essi scavano rovinano infatti l’estetica dei manufatti in legno fino a poterne intaccarne anche la struttura, indebolendola fino a deteriorarla.
Ma non solo: la loro presenza può anche essere indirettamente pericolosa per la nostra salute. Benché i tarli non rappresentino un pericolo per l’uomo, i loro parassiti (in particolare gli acari del legno Pyemotes ventricosus e Scleroderma domesticum) possono pungerci, causando dolore e prurito e anche allergie e fastidiose dermatiti che in certi casi possono anche risultare piuttosto gravi.
Combattere ed eliminare in modo definitivo i tarli dai nostri ambienti è quindi importante sia per preservare i nostri mobili, sia per evitare possibili rischi per la nostra salute.
È innanzitutto bene sapere che questi piccoli ma voracissimi coleotteri si presentano in tre specie: Lyctidi, Anobidi e Cermabicidi, e che scavano nel legno le loro caratteristiche gallerie per nutrirsi di cellulosa quando sono in fase larvale.
Una volta adulti, avviene lo sfarfallamento ed essi fuoriescono dal legno per riprodursi, lasciando nel manufatto il tipico forellino che ben conosciamo.
Le uova, poi, verranno deposte nelle fessure del legno, generando una nuova infestazione.
Da qui si comprende l’importanza di eliminare i tarli in ogni loro fase di crescita e di intervenire in modo tempestivo appena ci accorgiamo della loro presenza.
Essi, infatti, possono compromettere anche mobili di valore e strutture importanti degli edifici. Tra l’altro, i danni da essi causati su mobili antichi o di pregio possono anche richiedere interventi abbastanza complessi di restauro.
La disinfestazione è possibile utilizzando diversi metodi, che comprendono tecniche meccaniche e fisico-chimiche.
Ciò che va precisato è che oggi si sono messi a punto sistemi ecologici contro i tarli. In passato, infatti, venivano principalmente utilizzate sostanze chimiche che (oggi per lo più vietate), se pur altamente efficaci e che agivano in brevissimo tempo, sono pericolose per la nostra salute e per l’ambiente.
In modo particolare, un metodo molto efficace e che non causa alcun rischio né per la salute né per i manufatti in legno è rappresentato dalla disinfestazione in camera anossica con anidride carbonica. In pratica, ai tarli viene tolto l’ossigeno, così che muoiono per soffocamento. In ogni caso, è bene sapere che la diffusione dei tarli è causata da diversi fattori.
Innanzitutto il loro sviluppo è favorito dall’umidità, ed è infatti soprattutto in ambienti umidi che essi si stabiliscono di preferenza.
La presenza di mobili e altri materiali lignei in case poco riscaldate, cantine e taverne ne favorisce l’insediamento. Anche la carta, il bambù, il lino e la canapa sono un cibo gradito ai tarli.
Ovviamente anche l’introduzione in un ambiente di mobili e altri manufatti già infestati favorisce la loro diffusione. È per questo che, oltre a trattamenti specifici nel momento in cui si ha una vera e propria infestazione, è importante anche prevenire il loro insediamento con interventi che ne blocchino la diffusione.
Tra i rimedi più efficaci contro l’infestazione dei tarli, mantenere gli ambienti ben aerati e con un adeguato grado di temperatura e di umidità e anche applicare periodicamente prodotti specifici che ne prevengono l’insediamento sono di certo utili.
Vogliamo ricordare che, per preservare l’estetica e il valore soprattutto di mobili antichi e di pregio, per qualsiasi intervento contro i tarli è consigliabile rivolgersi a personale esperto e qualificato.
Come sconfiggere i tarli in modo naturale
Il legno è uno dei materiali più nobili che possiamo introdurre nelle nostre case. È un materiale vivo, che riscalda le atmosfere delle nostre case e provoca sensazioni visive positive. È difficile resistere al fascino del legno, soprattutto per chi ama gli ambienti caldi e familiari. Il legno fa subito casa. Un materiale così pregiato è anche, purtroppo, vittima di predatori che ne gustano il materiale, gli odiosi tarli.
Chi ha in casa un’infestazione da tarli non può ignorarla. Mobili, pavimenti in legno, travi, ma anche abiti e vestiti sono sotto minaccia costante.
Esistono in commercio numerosi prodotti per eliminare questi fastidiosi animaletti. Per chi vuole affidarsi a rimedi naturali, per evitare di utilizzare in casa prodotti tossici o troppo inquinanti, i rimedi e i consigli della nonna sono tanti. Una veloce ricerca sul web porterà svariati risultati su come sconfiggere questi parassiti, ma, è importante sottolinearlo, non tutti i rimedi sono completamente efficaci.
Alcuni vengono consigliati soprattutto per prevenire le infestazioni, rendendo inospitale il legno per le larve. In situazioni non gravi vale comunque la pena provare e testare la loro efficacia.
L’aceto bianco è uno degli ingredienti più utilizzati in casa, quando ci si vuole sbarazzare di ospiti sgraditi in maniera naturale.
Uno spray con una miscela di acqua e aceto bianco spruzzato sui mobili può essere un buon repellente naturale. Il composto non avrà la capacità di uccidere le larve, ma solo di rendergli sgradevole l’ambiente in cui hanno deciso di vivere.
Una soluzione di agrumi, come succo o bucce di limone e menta, è un altro ottimo rimedio per tenere a bada una piccola infestazione e anche per prevenirla. Basterà miscelare gli ingredienti con acqua e inumidire un panno da passare sui mobili. Per proteggere armadi e cassetti è consigliato anche inumidire dei batuffoli di cotone da lasciare poi all’interno.
Gli olii essenziali di lavanda, chiodi di garofano, patchuli, rosmarino e eucalipto sono tutti consigliati per trattare i legni, in quanto considerati ottimi repellenti naturali. La miscela contro i tarli si ottiene mescolando acqua e uno o più di questi olii, seguendo il proprio gusto personale. Per praticità si può utilizzare un contenitore con un piccolo contagocce per inserire direttamente il composto nei buchi creati dai tarli. In alternativa si può utilizzare una siringa, con o senza ago, a seconda delle dimensioni dei fori in cui si deve agire.
Sebbene i rimedi naturali siano sempre consigliabili, almeno come primo approccio e in caso di un’infestazione non grave, spesso non sono sufficienti. Quando il problema non si risolve in breve tempo, ma anzi peggiora, è il momento giusto per rivolgersi ad un professionista. Asso Di Bastoni, specializzata da anni nella disinfestazione di tarli e acari, utilizza metodi moderni, rispettosi della natura e della vostra casa. La tecnica della camera anossica, infatti, consente di sbarazzarvi del problema tarli senza utilizzare sostanze tossiche, in maniera definitiva ed ecologia, nel pieno rispetto di mobili e legni.
Chi ha in casa un’infestazione da tarli non può ignorarla. Mobili, pavimenti in legno, travi, ma anche abiti e vestiti sono sotto minaccia costante.
Esistono in commercio numerosi prodotti per eliminare questi fastidiosi animaletti. Per chi vuole affidarsi a rimedi naturali, per evitare di utilizzare in casa prodotti tossici o troppo inquinanti, i rimedi e i consigli della nonna sono tanti. Una veloce ricerca sul web porterà svariati risultati su come sconfiggere questi parassiti, ma, è importante sottolinearlo, non tutti i rimedi sono completamente efficaci.
Alcuni vengono consigliati soprattutto per prevenire le infestazioni, rendendo inospitale il legno per le larve. In situazioni non gravi vale comunque la pena provare e testare la loro efficacia.
L’aceto bianco è uno degli ingredienti più utilizzati in casa, quando ci si vuole sbarazzare di ospiti sgraditi in maniera naturale.
Uno spray con una miscela di acqua e aceto bianco spruzzato sui mobili può essere un buon repellente naturale. Il composto non avrà la capacità di uccidere le larve, ma solo di rendergli sgradevole l’ambiente in cui hanno deciso di vivere.
Una soluzione di agrumi, come succo o bucce di limone e menta, è un altro ottimo rimedio per tenere a bada una piccola infestazione e anche per prevenirla. Basterà miscelare gli ingredienti con acqua e inumidire un panno da passare sui mobili. Per proteggere armadi e cassetti è consigliato anche inumidire dei batuffoli di cotone da lasciare poi all’interno.
Gli olii essenziali di lavanda, chiodi di garofano, patchuli, rosmarino e eucalipto sono tutti consigliati per trattare i legni, in quanto considerati ottimi repellenti naturali. La miscela contro i tarli si ottiene mescolando acqua e uno o più di questi olii, seguendo il proprio gusto personale. Per praticità si può utilizzare un contenitore con un piccolo contagocce per inserire direttamente il composto nei buchi creati dai tarli. In alternativa si può utilizzare una siringa, con o senza ago, a seconda delle dimensioni dei fori in cui si deve agire.
Sebbene i rimedi naturali siano sempre consigliabili, almeno come primo approccio e in caso di un’infestazione non grave, spesso non sono sufficienti. Quando il problema non si risolve in breve tempo, ma anzi peggiora, è il momento giusto per rivolgersi ad un professionista. Asso Di Bastoni, specializzata da anni nella disinfestazione di tarli e acari, utilizza metodi moderni, rispettosi della natura e della vostra casa. La tecnica della camera anossica, infatti, consente di sbarazzarvi del problema tarli senza utilizzare sostanze tossiche, in maniera definitiva ed ecologia, nel pieno rispetto di mobili e legni.
Come fare una disinfestazione tarli ecologica
Se si amano i mobili in legno, è probabile che prima o poi si abbia a che fare con i tarli.
Questi piccoli ma voracissimi insetti, infatti, possono mettere in serio pericolo la nostra mobilia e anche altre strutture presenti in un ambiente, come travi o pavimenti in legno.
Il legno, infatti, per i tarli rappresenta sia l’ambiente dove vivere, sia la loro fonte di cibo, e le gallerie da essi scavate quando si trovano in fase larvale (per poi uscire dal legno in fase adulta lasciando il tipico foro) possono alterare grandemente l’aspetto dei manufatti in legno, arrivando addirittura a indebolirne la struttura e causarne il deterioramento.
Per questo motivo, in caso di infestazione, è importante attivarsi con trattamenti efficaci e definitivi, che oltre a eliminare tutti i tarli in ogni loro fase, possano preservarne i nostri mobili anche da attacchi futuri.
La diffusione dei tarli può essere bloccata in diverse maniere: con l’impiego di tecniche meccaniche (per esempio utilizzando trappole a ferormoni), tecniche fisiche (modificando l’ambiente in cui si trovano gli insetti) e tecniche chimiche (utilizzando sostanze insetticide).
Per fortuna nel tempo ci si è resi conto di quanto sia importante limitare o eliminare del tutto l’impiego di sostanze che possono causare danni alla nostra salute e all’ambiente, e così si tende a sostituire l’impiego di sostanze chimiche con metodi di intervento antitarlo ecologici.
Da considerare, inoltre, che i metodi chimici di lotta ai tarli (che in passato riguardavano per lo più sostanze come il bromuro di metile, la fosfina e l’acido cianidrico, molte delle quali oggi non più commercializzabili), non sempre risultano risolutivi. Per esempio, l’impiego di sostanze che vengono stese a pennello (spesso per interventi fai-da-te), a spruzzo o a immersione non sempre garantiscono una risoluzione definitiva al problema, in quanto gli insetti presenti in profondità non vengono raggiunti ed eliminati del tutto.
Sono stati così messi a punto metodi ecologici che, senza l’impiego di sostanze pericolose per la salute e per l’ambiente, consentono di ottenere una disinfestazione completa e duratura. Si tratta di tecniche che in pratica interferiscono con l’habitat in cui vivono i tarli, eliminandoli o con l’utilizzo del calore (per esempio con trattamenti a microonde) o modificandone l’atmosfera (per esempio con una disinfestazione in camera anossica con anidride carbonica), o anche utilizzando il freddo (metodo impiegato soprattutto per piccoli oggetti, in pratica “congelando” il legno e uccidendo così i tarli).
In particolare, vogliamo ricordare che il metodo in atmosfera controllata con anidride carbonica, che agisce su tarli e acari del legno per soffocamento, oltre a non essere tossico ed essere rispettoso per l’ambiente, non danneggia o compromette l’estetica dei manufatti in legno, cosa che invece potrebbe avvenire utilizzando metodi che impiegano alte temperature.
È dunque importante che quando si deve risolvere il problema che riguarda una infestazione da tarli o altri insetti xilofagi, si valutino trattamenti disinfestanti che, oltre a essere efficaci, siano atossici, non abbiano impatto ambientale, non lascino alcun tipo di residuo o odore sui manufatti o nei locali trattati, non rovinino il legno e prevengano eventuali attacchi futuri.
Il legno, infatti, per i tarli rappresenta sia l’ambiente dove vivere, sia la loro fonte di cibo, e le gallerie da essi scavate quando si trovano in fase larvale (per poi uscire dal legno in fase adulta lasciando il tipico foro) possono alterare grandemente l’aspetto dei manufatti in legno, arrivando addirittura a indebolirne la struttura e causarne il deterioramento.
Per questo motivo, in caso di infestazione, è importante attivarsi con trattamenti efficaci e definitivi, che oltre a eliminare tutti i tarli in ogni loro fase, possano preservarne i nostri mobili anche da attacchi futuri.
La diffusione dei tarli può essere bloccata in diverse maniere: con l’impiego di tecniche meccaniche (per esempio utilizzando trappole a ferormoni), tecniche fisiche (modificando l’ambiente in cui si trovano gli insetti) e tecniche chimiche (utilizzando sostanze insetticide).
Per fortuna nel tempo ci si è resi conto di quanto sia importante limitare o eliminare del tutto l’impiego di sostanze che possono causare danni alla nostra salute e all’ambiente, e così si tende a sostituire l’impiego di sostanze chimiche con metodi di intervento antitarlo ecologici.
Da considerare, inoltre, che i metodi chimici di lotta ai tarli (che in passato riguardavano per lo più sostanze come il bromuro di metile, la fosfina e l’acido cianidrico, molte delle quali oggi non più commercializzabili), non sempre risultano risolutivi. Per esempio, l’impiego di sostanze che vengono stese a pennello (spesso per interventi fai-da-te), a spruzzo o a immersione non sempre garantiscono una risoluzione definitiva al problema, in quanto gli insetti presenti in profondità non vengono raggiunti ed eliminati del tutto.
Sono stati così messi a punto metodi ecologici che, senza l’impiego di sostanze pericolose per la salute e per l’ambiente, consentono di ottenere una disinfestazione completa e duratura. Si tratta di tecniche che in pratica interferiscono con l’habitat in cui vivono i tarli, eliminandoli o con l’utilizzo del calore (per esempio con trattamenti a microonde) o modificandone l’atmosfera (per esempio con una disinfestazione in camera anossica con anidride carbonica), o anche utilizzando il freddo (metodo impiegato soprattutto per piccoli oggetti, in pratica “congelando” il legno e uccidendo così i tarli).
In particolare, vogliamo ricordare che il metodo in atmosfera controllata con anidride carbonica, che agisce su tarli e acari del legno per soffocamento, oltre a non essere tossico ed essere rispettoso per l’ambiente, non danneggia o compromette l’estetica dei manufatti in legno, cosa che invece potrebbe avvenire utilizzando metodi che impiegano alte temperature.
È dunque importante che quando si deve risolvere il problema che riguarda una infestazione da tarli o altri insetti xilofagi, si valutino trattamenti disinfestanti che, oltre a essere efficaci, siano atossici, non abbiano impatto ambientale, non lascino alcun tipo di residuo o odore sui manufatti o nei locali trattati, non rovinino il legno e prevengano eventuali attacchi futuri.
Perché scegliere Asso di Bastoni
Uniamo tecnica e esperienza in ogni nostro lavoro, ascoltiamo il cliente e “ascoltiamo il legno” guardando insieme verso un obiettivo che va oltre il prodotto: come riabbracciare dei preziosi ricordi. Far tornare in vita un mobile per noi è questo.
Lo facciamo con impegno e precisione.
Ci occupiamo della disinfestazione dai tarli del legno da quasi mezzo secolo. E chi ci sceglie lo fa per quattro motivi.

Prezzo & qualità
Eseguiamo lavori a partire da 29 euro garantendo sempre il massimo della qualità del trattamento e dei prodotti utilizzati.

Risultati & recensioni
Un punteggio medio di 4,9 stelle su cinque su oltre 70 recensioni ricevute.

Strumenti & prodotti
La disinfestazione antitarlo di Asso di Bastoni viene effettuato con strumenti all'avanguardia e segue i migliori standard internazionali per tutelare i vostri mobili e la vostra salute, sempre nel rispetto dell'ambiente.

Passione & esperienza
Servono 10.000 ore di lavoro per diventare esperti in una attività. Asso di Batoni da 41 anni passa 8 ore al giorno a restaurare mobili. Lasciamo a te il conto.
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